Marcella Bella - Musica italiana.es

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Giuseppa Marcella Bella, conosciuta come Marcella Bella (Catania, 18 giugno 1952), è una cantante italiana, sorella del cantautore Gianni Bella.
Gli anni sessanta  
Nel 1965 vince le selezioni, tenutesi a Catania, per partecipare al Festival degli sconosciuti di Ariccia, rassegna canora organizzata da Teddy Reno, ma la vittoria non le viene convalidata in quanto ha solo tredici anni, ossia due in meno di quelli previsti dal regolamento del concorso. Risulta sempre prima a numerosi altri concorsi cui partecipa ma, malgrado queste significative affermazioni, a causa del suo accento spiccatamente siciliano, stenta a trovare immediatamente una casa discografica disposta a puntare su di lei. L'incontro nel 1968 con Ivo Callegari, già produttore di Caterina Caselli, procura a Marcella l'opportunità di firmare un contratto con la CGD. Incide così il primo 45 giri nel maggio del 1969: sul lato A troviamo Un ragazzo nel cuore, scritta da Mogol e Roberto Soffici, mentre sul retro Il pagliaccio, con cui partecipa al girone B del Cantagiro. Non succede assolutamente nulla e sempre nello stesso anno la casa discografica propone alla cantante di incidere Bocca dolce, versione italiana di Sugar sugar, un hit internazionale degli Archies, con cui partecipa alla V Mostra Internazionale di Musica Leggera che si tiene a Venezia: tuttavia il brano viene accolto tiepidamente dal pubblico.
Gli anni settanta  
Nel 1971 viene finalmente affidata alla cantante un'adeguata proposta discografica: si tratta di Hai ragione tu, scritta da Italo Janne e Gianni Bella che sull'etichetta del disco compare stranamente come G.Bell. La canzone partecipa, nella sezione giovani, alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia nell'autunno del '71. Tra cinquanta artisti emergenti (fra cui Edoardo Bennato, Ivana Spagna, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Amedeo Minghi) Marcella si classifica al secondo posto ex aequo con Marisa Sacchetto, subito dopo Romolo Ferri.
Ma è nel 1972 che Marcella ottiene la definitiva consacrazione partecipando al Festival di Sanremo con Montagne verdi, brano scritto da suo fratello Gianni e da Giancarlo Bigazzi, binomio artefice di tutti i suoi grandi successi anni settanta. La cantante catanese è l'unica del gruppo di cinque artiste emergenti, fra cui Alice e Marisa Sacchetto, ad arrivare in finale piazzandosi al 7º posto. Il relativo 45 giri vende clamorosamente più di mezzo milione di copie. Come d'uso in questi anni, anche a Marcella tocca un simpatico ed identificante appellativo: il suo è Cespuglio, per la ribelle e pseudo-incolta chioma. Segue una fortunata partecipazione all'edizione '72-'73 di Canzonissima dove presenta Montagne verdi, Io vivrò senza te di Lucio Battisti, Sole che nasce sole che muore (brano che aveva già ottenuto un buon successo al Festivalbar nell'estate dello stesso anno e che avrà poi una certa notorietà anche in Giappone grazie alla partecipazione al Festival di Tokyo nell'aprile del 1973) e Un sorriso e poi perdonami, con cui arriva in finale classificandosi al 4º posto. Nello stesso anno viene pubblicato il suo primo album dal titolo Tu non hai la più pallida idea dell'amore, che la giovane cantante dedica al suo produttore Ivo Callegari. Nelle note interne Renzo Arbore elogia Marcella per la grinta e la professionalità dimostrata già al suo primo successo.
Marcella con i finalisti di Canzonissima 1972Nel 1973 ottiene un'altra affermazione con Io domani, sigla della trasmissione radiofonica Gran varietà, con cui vince il Festivalbar ex aequo con Mia Martini che presenta la nota Minuetto. Il brano le regala soddisfazioni, sino a confermarsi negli anni un classico del suo repertorio e ad essere oggetto di un tributo della stessa Mina, che nel 1986 ne proporrà una reinterpretazione inserita nell'album Si, buana. A settembre partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Mi fa morire cantando, cover della celebre Killing Me Softly with His Song di Roberta Flack. In autunno lancia un altro singolo di successo, che fa parte dell'omonimo album Mi...ti...amo... (300.000 copie vendute). Nel disco trova posto Questa è la verità, tra i primissimi brani in Italia a trattare la tematica delle molestie sessuali sul lavoro, ancora poco avvertita. Marcella risulterà l'artista donna italiana ad aver venduto più 45 giri nel corso dell'anno.
Nel 1974 incide Nessuno mai, un pezzo decisamente moderno e innovativo; primo esempio di "disco music" italiana e di utilizzo degli archi nella ritmica, propone immagini testuali azzeccate e in linea con l'immagine di una "nuova figura femminile", che andava affermandosi in quegli anni. Il pezzo le regala un 3º posto al Festivalbar, un successo sul mercato italiano da oltre 400.000 copie e una reinterpretazione internazionale firmata Boney M, che la propongono come Take The Heat Off Me. In autunno il nuovo singolo L'avvenire viene scelto da Arbore e Gianni Boncompagni come sigla della trasmissione radiofonica Alto gradimento. Nello stesso anno vince il referendum Vota la voce indetto fra i lettori del settimanale TV Sorrisi e canzoni, quale interprete femminile dell'anno. Di lì a poco esce l'album Metamorfosi, col quale partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia e che resterà in assoluto l'album più venduto di tutta la carriera di Marcella.
Il 1975 vede la cantante catanese ancora una volta tra i partecipanti del Festivalbar con il nuovo 45 giri dal titolo E quando, brano che anticipa l'uscita del nuovo 33 giri intitolato L'anima dei matti, dall'omonimo brano che tocca il tema della malattia mentale. Il disco ha la particolarità di contenere canzoni quasi tutte inedite, ma registrate dal vivo, precisamente il 7 giugno alla Bussola di Viareggio. Tra i brani incisi, anche la splendida Perché dovrei di Lucio Battisti. Nell'autunno dello stesso anno viene pubblicato il singolo Negro, un brano dalle atmosfere disco, una celebrazione antirazzista del "mondo nero", che viene presentato alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia dove viene premiata con la Gondola d'oro per le vendite dell'album Metamorfosi.
L'estate del 1976 vede Marcella tra le protagoniste assolute, grazie alla riproposizione in chiave disco di un classico di Domenico Modugno, Resta cu'mme, con cui partecipa al Festivalbar classificandosi al 4º posto. Ottiene una discreta notorietà anche il retro del singolo, Impazzire ti farò, brano sensazionale, vocalmente molto impegnativo; una delle migliori prove in assoluto di Marcella. Entrambi i brani vengono inclusi nel nuovo album Bella: a partire da questo momento, Marcella affiancherà al suo nome anche il cognome, specie dopo che anche il fratello Gianni ha conquistato un grosso successo discografico. L'album è uno dei suoi migliori: Umberto Tozzi, ancora quasi del tutto sconosciuto, compone Mi manca, mentre degne di nota sono anche Rendimi il cuore e Parli parli, interpretate col consueto pathos. Si riconferma cantante dell'anno, tramite il concorso Vota la voce. Alla fine dell'anno esce un nuovo 45 giri intitolato Abbracciati, con cui partecipa prima alla manifestazione canora invernale "Musicaneve" ideata da Vittorio Salvetti che si tiene a Cortina e poi alla serata finale del Festival di Sanremo 1977 in qualità di ospite d'onore.
Ancora nel 1977, con l'album Femmina, inizia una fase di un cambiamento che si completerà nei primi anni ottanta: la voce della cantante acquisisce una maggiore carnalità, le sue interpretazioni diventano più sensuali e i testi più ammiccanti. Spiccano tra le altre Andare, che riprende la tematica dell'emigrazione e Se tu mi aiuterai, che parla di tossicodipendenza, problematica sulla quale molte attenzioni si concentravano proprio in quegli anni. Primo singolo estratto dall'album è Non m'importa più, che ottiene un discreto successo e le fa esprimere al meglio la vena soul del suo stile interpretativo.
Nel 1978 Marcella si concede un periodo di riposo, fatta eccezione per l'uscita di un nuovo 45 giri dal titolo Mi vuoi scritto dalla nota coppia Ivano Fossati e Oscar Prudente. La canzone è decisamente valida e Marcella ne dà una interpretazione molto espressiva, a tratti struggente, ma il rapporto con la CGD è agli sgoccioli e i passaggi promozionali quasi inesistenti.
Nel 1979 lascia la CGD e approda alla CBS: il primo lavoro con la nuova casa discografica è rappresentato dall'album Camminando e cantando, che si avvale della collaborazione di Gianni Bella, Mario Lavezzi, Dario Baldan Bembo, Beppe Cantarelli e Amedeo Minghi, all'epoca pressoché sconosciuto. Nonostante ciò, l'album non ottiene il successo previsto, anche se un discreto riscontro lo avrà in estate il singolo Lady anima, che nel testo ha "ingarbugliati" riferimenti omosessuali e che presenta al Festivalbar.
Gli anni ottanta
Nel 1980 nasce il suo primogenito Giacomo e lancia nel corso della manifestazione canora estiva di Saint Vincent il nuovo 45 giri di successo Baciami, con cui partecipa anche al Festivalbar e che presenta come lato b Rio De Janeiro, un brano che ottiene anch'esso un buon riscontro.
Il 1981 segna il ritorno della cantante al Festival di Sanremo con Pensa per te, con cui si classifica al 9º posto e che Marcella indicherà anni dopo come il suo pezzo meno riuscito. Il rilancio avviene con l'uscita, nello stesso anno, di un nuovo album intitolato semplicemente Marcella Bella. Il primo singolo estratto è Canto straniero con cui d'estate prende parte al Festivalbar. In autunno esce un nuovo 45 giri, Mi mancherai, cover di Don't walk away degli Electric Light Orchestra (con testo in italiano di Giorgio Calabrese), che viene scelto come sigla di apertura di Domenica in del cui cast fisso Marcella fa parte per i primi tre mesi, insieme a Pippo Baudo e Sandra Mondaini.
Nel 1982 esce l'album Problemi, dal quale è estratto il singolo omonimo che la vede ancora una volta prendere parte al Festivalbar e a Saint-Vincent e riscuotere un discreto successo. Con questo disco si inaugura la collaborazione di Marcella con Mogol, che tante soddisfazioni le porterà in futuro. Degna di nota particolare è Il Patto, che affronta con delicatezza la difficile tematica della prostituzione, ma si fanno apprezzare anche una bella composizione di Dario Baldan Bembo intitolata Un anno in più e l'intimista Amica Mia, un pezzo sull'amicizia femminile firmato da Mario Lavezzi. Nello stesso anno la cantante è impegnata in un ambizioso progetto, che la vede collaborare con Joe Dassin alla registrazione in Francia di Little Italy, un disco completamente cantato nella lingua d'oltralpe, dal quale avrebbe dovuto prendere forma anche un musical, in realtà mai realizzato, a causa della prematura e improvvisa scomparsa dello stesso Dassin.
Nel 1983 Mogol scrive Nell'aria, sempre su musiche di Gianni Bella, che per Marcella rappresenta la svolta sexy della sua carriera. La forza del pezzo è travolgente, l'interpretazione carnale, la voce, moltiplicata dagli echi, tocca vette altissime e beneficia a sua volta dal magistrale arrangiamento di Celso Valli, che spicca per un sublime assolo di sax. Il brano viene presentato al Festivalbar, diventa uno dei grandi successi dell'estate e la riporta ancora una volta tra le prime posizioni delle classifiche di vendita (oltre 150.000 copie vendute). Oggetto di innumerevoli cover internazionali e remix, Nell'aria è ancora oggi considerato tra gli esempi più rappresentativi degli anni ottanta in musica. Nell'omonimo album trovano posto pezzi che trattano tematiche legate all'amore passionale, all'eros, talvolta in chiave ironica e provocatoria. Nel complesso, tuttavia, il disco non risulta all'altezza del brano trainante; convince, però, la valida rilettura di Ancora tu, di Mogol-Battisti.
Nel 1984 Mogol continua a collaborare nell'album Nel mio cielo puro, che se da un lato riprende le tematiche della passione e dell'erotismo affrontate col precedente, dall'altro se ne distingue per una virata delle atmosfere, per l'occasione decisamente più "disco" e meno squisitamente "pop". Si segnala tra i brani Alla pari, che affronta il tema della parità tra i sessi. Il lavoro ottiene un buon successo, grazie anche al singolo omonimo che la vede ancora una volta tra i protagonisti del Festivalbar. In autunno partecipa a Premiatissima dove presenta brani di Lucio Battisti quali Emozioni, Il tempo di morire, 10 ragazze, Acqua azzurra acqua chiara, Fiori rosa fiori di pesco, Pensieri e parole: quest'ultimo sarà il brano portato in finale dove si classificherà al 2º posto dietro Fiorella Mannoia.
Nel 1985 Marcella e Gianni incidono L'ultima poesia: il brano diviene un piccolo classico nell'arco della stagione estiva ed il relativo 45 giri risulterà a fine anno come uno dei più venduti in assoluto grazie alle molte settimane di permanenza in hit-parade (oltre 100.000 copie vendute).
Nel 1986 torna al Festival di Sanremo con Senza un briciolo di testa, con cui ottiene un meritatissimo terzo posto riuscendo a battere le altre primedonne in gara, ossia Anna Oxa, Loredana Berté, Donatella Rettore, Fiordaliso e Orietta Berti giocandosi le carte di un look sobrio ed estremamente semplice, di una interpretazione rimarchevole per eleganza e capacità vocali e di un brano decisamente valido, riconosciuto anche dalla critica. Il relativo 45 giri risulterà uno dei più venduti della manifestazione e in assoluto tra quelli lanciati dalla cantante durante l'intero decennio (circa 150.000 copie). Successivamente esce l'omonimo album Senza un briciolo di testa, realizzato a Londra con gli arrangiamenti di Geoff Westley; tra gli autori spicca la firma di Bruno Lauzi. Questo salto di qualità coincide probabilmente con l'apice della carriera di Marcella, ora apprezzata non soltanto dal pubblico ma anche dalla critica musicale.
Nel 1987 scade il contratto con la Cbs, che decide di mandare la cantante ancora una volta al Festival di Sanremo col brano Tanti auguri, scritta da Gianni Bella, su testo di Gino Paoli (che all'epoca non si rivelò per rimanere estraneo al Festival). Si classifica al sesto posto, prima fra le donne, ottenendo un buon successo. Esce anche l'omonimo album Tanti auguri, registrato ancora una volta a Londra con i sontuosi arrangiamenti di Geoff Westley, che risentono di influenze vagamente jazz. L'album può contare, inoltre, sui raffinati testi di Marco Luberti, noto paroliere di Riccardo Cocciante per molti anni. Il lavoro si distingue, rispetto ai precedenti, anche per un 'impostazione vocale particolarmente "pulita" e "misurata", volta a enfatizzare la bellezza della timbrica e l'eleganza delle atmosfere musicali inglesi.
Nel 1988 firma per la Ricordi ed è ancora a Sanremo con Dopo la tempesta, dove si piazza al 4º posto, prima fra le donne, nonostante la forte laringite che l'accompagnerà durante le serate sanremesi. La settimana successiva al Festival pubblica l'Lp '88 che, registrato tra Londra e Monaco con la collaborazione di musicisti di fama internazionale, come Phil Palmer, Laszlo Bencker e Frank Ricotti, vende in una sola settimana 40.000 copie. Tra gli autori si segnala un'inedita collaborazione con Alberto Salerno, che le firma molti testi. Nel disco spiccano la raffinata e profonda Esseri umani, costruita su un abile gioco di sovrapposizione di controcanti, ma anche l'intimista e nostalgica Per gioco, per complicità. Più carnale e latineggiante Il colore rosso dell'amore, scelta come secondo singolo. La voce, rispetto ai lavori precedenti, suona più calda e "piena", inaugurando uno stile vocale che resterà costante anche nei lavori successivi.
Gli anni novanta  
Nel 1990 partecipa per la sesta volta al Festival di Sanremo, in coppia col fratello Gianni, ottenendo un buon riscontro col brano Verso l'ignoto (80.000 copie vendute), cui seguirà la pubblicazione dell'omonimo album, inciso ancora una volta a Londra e con l'apporto di Geoff Westley. Nel disco si fanno apprezzare la riflessiva E se qualcuno, scritta dai fratelli della cantante in occasione del suo matrimonio, la coinvolgente ballata L' anno del ritorno e l'intensa Mi domando, ripresa in tempi più recenti da Adriano Celentano. Poco dopo l'uscita del disco la CBS, sua vecchia casa discografica, immette sul mercato l'album Canta Battisti che comprende i sei brani presentati a Premiatissima '84 con l'aggiunta di Ancora tu, dall'Lp Nell'aria.
Del 1991 è l'album Sotto il vulcano, che rappresenta il suo primo vero insuccesso legato all'assenza totale di promozione a causa di insanabili incomprensioni con l'etichetta discografica, che causeranno la definitiva rottura del contratto: pare infatti che la cantante volesse portare al Festival il brano (scritto da Valerio Negrini e Roby Facchinetti) che dava il titolo all'album, mentre la Ricordi preferisse puntare su un pezzo di più facile impatto quale Amici, cantata in coppia con Riccardo Fogli, che verrà poi scelto come singolo radiofonico. Si tratta tuttavia di un disco interessante, nel quale la cantante sperimenta nuove collaborazioni e dimostra duttilità interpretativa e maturità vocale accentuate. Il brano che dà il titolo all'album è decisamente autobiografico e affronta ancora una volta un tema delicato e caro alla cantante, qual è quello dell'emigrazione e più in generale del legame con le proprie origini; caldamente soul l'impostazione vocale adottata per l'occasione.
Nello stesso anno nasce Carolina, sua secondogenita, mentre nel 1993 è la volta di Tommaso, cui è dedicato l'omonimo album live Tommaso!, col quale la cantante festeggia i 20 anni di carriera. Nel disco, che sarà oggetto negli anni di numerose ristampe proposte come raccolte generiche, Marcella reinterpreta i suoi principali successi. Ma è presente anche l'inedito Io credo che, nonostante la partecipazione straordinaria di Remo Girone, che presta la voce nell'introduzione recitata, viene bocciato dalla commissione esaminatrice del Festival di Sanremo.
È del 1994 la partecipazione alla gara canora di Canale 5 Viva Napoli, che rappresenta la prima importante apparizione in tv dopo le due precedenti maternità, in cui interpreta il classico della canzone partenopea 'Na sera 'e maggio, che vince la prima puntata.
L'anno successivo partecipa alla seconda edizione di Viva Napoli, dove presenta Torna a Surriento, che non arriva in finale.
Sempre nel 1995 Marcella pubblica per la CGD l'album Anni dorati, nel quale rilegge le più belle melodie degli anni quaranta e cinquanta, da Perfidia, a Lanterna Blu, passando per Amado Mio, cantando in italiano e spagnolo. Il disco è confezionato da Gianni Bella, con la collaborazione di Geoff Westley. Si tratta di un'operazione discografica singolare, che le fa guadagnare il plauso della critica, ma che certo non può eguagliare il successo commerciale di lavori precedenti. Dopo la breve tournée primaverile, che la vedrà affiancata da una grande orchestra in alcuni dei più prestigiosi teatri italiani, l'attività musicale della cantante si riduce considerevolmente, sia dal punto di vista discografico, sia dal punto di vista delle partecipazioni televisive.
In questi anni la vocalità di Marcella e la sua capacità interpretativa raggiungono i massimi storici. L'emissione della voce si è fatta più possente, l'estensione in basso è accentuata, non a discapito di quella in alto e nel complesso la voce è più calda, più profonda, lo stile più sofisticato, soul e a tratti jazzato. Esibizioni live televisive, come quella di Ancora di Eduardo De Crescenzo, di Margherita di Riccardo Cocciante, oltre ai già citati classici napoletani presentati a Viva Napoli e a quelli facenti parte di Anni Dorati, lasciano a bocca aperta. Un vero peccato questo periodo sia stato poco sfruttato discograficamente parlando.
È del 1997 la terza partecipazione a Viva Napoli, in cui è in gara con Guapparia e Munasterio 'e Santa Chiara nella squadra capitanata da Mario Merola.
Verso la fine degli anni novanta registra col fratello Gianni negli Stati Uniti un paio di brani, È un miracolo ed Ama la vita, entrambi scartati dalle commissioni selezionatrici del Festival di Sanremo.
Gli anni duemila  
Nel 2002, dopo aver firmato un contratto con la Sony Music, Marcella realizza un nuovo disco dal titolo Passato e presente, in cui riprende alcuni dei suoi successi storici come Montagne verdi e Nessuno mai, unitamente a tre inediti: la ballabile Fa chic, che, scelta come primo singolo, vede il ritorno tra gli autori di Giancarlo Bigazzi, già paroliere dei maggiori successi anni settanta di Marcella. L'artista toscano le firma un testo dal piglio ironico e tagliente, che prende di mira i vizi e le degenerazioni dei costumi all'interno della coppia contemporanea; il secondo singolo La regina del silenzio, vede invece la pregevole firma di Renato Zero, che le scrive un testo raffinato e profondo, con riferimenti autobiografici alla sua vita di donna e artista. Il brano verrà presentato da Marcella durante una puntata della trasmissione di Raiuno Uno di noi, presentata da Gianni Morandi, durante la quale regalerà al pubblico una sua toccante interpretazione live. Ma l'album è anche una preziosa occasione per riprendere dal passato musicale della cantante alcuni brani meno noti al grande pubblico, come Abbracciati e Rio de Janeiro, che verranno per l'occasione riarrangiati e ricantati, alla luce di una maggiore maturità vocale e interpretativa.
Nel 2004 la cantante, invitata dall'allora direttore artistico Tony Renis, partecipa in veste di ospite al Festival di Sanremo interpretando due grandi classici della canzone italiana come E se domani di Mina ed Ancora di Eduardo De Crescenzo. La serata delle "vecchie glorie" si rivela la più seguita di quell'edizione.
Il 2005 vede dopo quindici anni di assenza il ritorno di Marcella in gara al Festival di Sanremo nella categoria "Classic" con il brano Uomo bastardo superando tutte le eliminatorie e giungendo in finale classificandosi al 2º posto della rispettiva categoria. L'omonimo album, pubblicato durante la settimana del Festival, contiene tra le altre Medusa, scelta come secondo singolo e firmata Mogol, con il quale torna a collaborare dopo molti anni e Tempo mio, frutto della prestigiosa collaborazione col poeta e paroliere romano Pasquale Panella. Quest'ultimo le scrive un testo molto originale, che descrive il difficile rapporto con il tempo nell'era contemporanea; un tempo che divora l'esistenza umana e che si desidererebbe possedere, come si può possedere un partner. Si segnala inoltre un omaggio a Biagio Antonacci, del quale riprende con pathos la nota Se io se lei.
Nel 2007 Marcella prende parte al 57º Festival di Sanremo, con un brano dal titolo Forever per sempre, cantato ancora una volta in coppia col fratello Gianni che ne è anche autore insieme a Mogol. Durante la serata finale, la canzone riceve da parte della giuria di qualità una votazione particolarmente bassa e ciò scatena una fragorosa protesta da parte del pubblico presente al teatro Ariston. Ma i fratelli Bella si prenderanno una bella rivincita proprio durante i giorni del Festival, quando risulteranno i vincitori a larga maggioranza (30,5% dei consensi) del sondaggio indetto dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni con cui si invitano i propri lettori ad eleggere la canzone preferita. Ad aprile dello stesso anno viene pubblicato l'album Forever per sempre, che vede la totalità dei brani firmati da Gianni Bella e Mogol e rappresenta il primo lavoro in cui la cantante duetta in quasi tutti i brani col fratello. Fra le tracce troviamo Una grande passione, degna di nota per l'intensità interpretativa che Marcella le conferisce e Vendetta tremenda vendetta che viene scelta come singolo estivo. La cantante riprende, inoltre, ben due brani incisi qualche anno prima da Adriano Celentano: Confessa, riproposta in chiave spagnoleggiante e Apri il cuore, il cui finale è colorato da un vocalizzo jazzato.
Nel marzo del 2009 viene annunciata la pubblicazione di un cofanetto composto da un CD, un DVD ed un libro per festeggiare i 40 anni di carriera: il progetto non ha tuttavia ancora visto la luce a causa probabilmente di sopravvenuti problemi di salute del fratello Gianni.
Gli anni duemiladieci
Il 28 settembre 2010 viene pubblicato ciò che tutti i fans della cantante catanese aspettavano da tempo: un cofanetto che raccoglie, per la prima volta in digitale, cinque dei sei album pubblicati negli anni settanta per la CGD. Rimane fuori soltanto il live del 1975 L'anima dei matti.
Dal 7 gennaio 2011 Marcella è tra i protagonisti della nuova edizione de I Raccomandati su Raiuno, dove nell'arco di sei settimane ripropone accanto ai suoi immortali successi, alcuni classici della musica italiana quali Piccolo Uomo, La Notte, Io vivrò Senza Te, Non Si può Morire Dentro, Cuore, Un Anno D'Amore e L'Emozione Non Ha Voce.
Tra settembre e ottobre dello stesso anno Marcella partecipa in qualità di concorrente alla trasmissione televisiva Baila! di Canale 5, dove, insieme all'inviato di Striscia la notizia Max Laudadio, si cimenta in vari balli quali la rumba, il jive, la salsa, il merengue, il valzer inglese, la disco dance, il tango e il charleston.
Il 2 dicembre esce per l'etichetta indipendente Halidon il nuovo singolo Malecon che rappresenta il ritorno alla musica dopo 4 anni di silenzio e vede la collaborazione con Luis Frank, componente del gruppo cubano Buena Vista Social Club, che cura gli arrangiamenti e partecipa al cantato. Guest star del video promozionale del brano è Maria Grazia Cucinotta nelle vesti di un'annunciatrice televisiva degli anni settanta.
Il 2012 si apre con la non ammissione della cantante tra i big del Festival di Sanremo, al quale avrebbe dovuto prender parte con il brano L'Amore Che Io Sento e per il quale era già prevista la partecipazione dell'artista spagnola Monica Naranjo nella serata di giovedì dedicata ai duetti.
Il 31 gennaio esce il nuovo album Femmina Bella, registrato all'Avana con musicisti cubani durante l'estate 2011 ed interamente dedicato alla musica e alle atmosfere dell'isola. I brani che lo compongono nascono dalla collaborazione con autori come Gian Pietro Felisatti, Corrado Castellari, Cristiano Malgioglio, Maurizio Costanzo e Antonio Summa. Presenti anche due cover: Veinte Anos di Omara Portuondo, vero e proprio classico della tradizione musicale cubana, e Per sempre già incisa da Adriano Celentano che Marcella dedica con grande partecipazione emotiva al fratello Gianni, che ne è l'autore insieme a Stefano Pieroni.
Il 22 maggio esce finalmente su cd L'anima dei matti, inciso nel 1975 alla Bussola di Viareggio. Il disco va a completare l'operazione di riproposizione in digitale della discografia anni settanta della cantante, iniziata nel 2010, a dimostrazione di un rinnovato interesse commerciale verso la sua pluridecennale produzione.
Il 5 Ottobre 2012 Marcella è ospite al programma Tale e Quale Show condotto da Carlo Conti in cui, oltre ad essere imitata da Pamela Camassa, imita Caterina Caselli.

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